Forse non tutto è perduto. Forse il legname della Valle di Susa, quello che per settimane è bruciato sulle pendici della Alpi piemontesi, può ancora essere recuperato. Forse sotto la corteccia nera c’è del materiale utilizzabile. Per verificarlo sarà necessaria l’analisi di chi è abituato a maneggiare la matrice legnosa, soprattutto per constatare se la sua lavorazione e il suo impiego, per usi più o meno nobili, non sia pericolosa per la salute. A occuparsene sarà anche la società cooperativa La Foresta, con sede nella città di Susa, che da quando è nata, nel 1995, si occupa “della manutenzione del territorio montano, sia delle foreste che delle infrastrutture (strade, acquedotti, etc)”, spiega a Canale Energia il proprietario Giorgio Talachini.